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In un giorno caligonoso ho pensato di voler scrivere una storia che andasse a sfruculiare il sol leone goduto in un periodo degli anni 80 quando avevo circa 18 anni e la pelle aveva un odore di freschezza e fierezza da scambiare coi coetanei all’interno di un borgo di provoncia. La difficolta’ maggiore l’ho trovata nel formulare episodi inerenti la prima gioventu’, quando la conoscenza della vita era una valigia vuota quale bagaglio da riempire con le esperienze reali ed ideali della rastremata fantasia di un coacervo di ragazzi pronti a fare ogni cosa a discapito di tutte le raccomendazioni etiche e morali che gli adulti cercavano di inculcare. un borgo contadino dove le difficolta’ giornaliere di arrivare a fine giornata facendo il proprio dovrre senzs possibilita’ di avrre beni di prima necessita’ sufficienti per godere della vota. un gruppo di ragazzi affitta un immobile per farne un ritrovo per feste e balli che condizioneranno la vita del protagonista e dei suoi amici. Due donne sono coprotagoniste. Una nata e vissuta in paese.Ha un caratterino che mette in riga giovani e adulti. La seconda e’ una oriunda vergine bionda che si intromette tra le giornate del protagonista, combinando delle vicende anche amorose che permeano la elicoidale storia provinciale. Si articola tra spezzoni di discorsi per promuovere il gruppo e le circostanze preterconsiderate dalla politica. Si cerca di coinvolgere l’altro sesso rompendo lo schema atavico di una donna succube e non piemamente padrona di auto affermarsi. Spinta culturale che i ragazzi sentono innata, riufiutando le convenzioni degli adulti e scegliendo spazi che non siano i soliti ritrovi come il bar, coagulo degli interessi retrivi per arrivi privi di verve. La lotta tra lo status quo e l’energia innovativa permea tutto il racconto dalla prima pagina in poi. Coagulandosi in episodi continui di rottura col mondo della tradizione. Alla fine dell’estate i ragazzi saranno maturi e passerano nel mondo degli adulti a tutti gli effetti.
L’autore con una scrittura forbita coglie i vezzi caratteriali maschili e femminili dei ragazzi senza coprire le gelosie le bramosie degii uni verso gli altri, comprese, le empatie che scorrono tra le menti imberbi in un ambiente provinciale e agropastorale.
L’amore sboccia tra i giovani e il sesso e’ un tabu’ che solo alcuni riescono a superare spingendo le conoscenze del corpo femminile anche con la complicita’ della rivista. Alla fine due dei ragazzi formeranno una coppia giuridicamente riconosciuta.
Il lato migliore che l’autore e’ riuscito a cogliere e’ la cararettizzazione dei vezzi positivi e negativi dei protagonisti di questa storia irripetibile per la sua essenza sinestetica.